Le civiltà maggiori furono dettate da popoli che ebbero le cure più grandi nell'arte e nella scienza dell'alimento: primo esempio: Roma; secondo esempio: la Francia.
La cucina italiana. Giornale di gastronomia per le famiglie e per i buongustai
Le civiltà maggiori furono dettate da popoli che ebbero le cure più grandi nell'arte e nella scienza dell'alimento: primo esempio: Roma; secondo
Trascuriamo deliberatamente i contributi che dal Gusto, per diligenza e garbo di massaie, per studio e passione di artefici, si travasano nella gioia di vivere, nell'opulenza del convitare, nella forbitura del-
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di vivere, nell'opulenza del convitare, nella forbitura del-
Ci sono nuclei regionali in Italia — gli Emiliani, i Toscani, gli Umbro-Laziali, i Lombardi, i Piemontesi, i Veneti, i Liguri, i Napoletani, i Siciliani — che hanno e conservano tradizioni gloriose di maestrìa e di raffinatezza nella manipolazione delle vivande; e sono i nuclei più adulti nel pensiero e nell'azione.
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Non so ancora decidere quale parte mi spetti nel consesso di cotali amici: psicologo, fisiologo, medico (che tuttavia non classifica affatto fra i «sensi inferiori», come si suole nei trattati, quello cui provvedono mirabili congegni sensoriali e nervosi)? — o tale soltanto che sa e può tutto convergersi nell'acuzie d'un piacere gustativo?
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Far cuocere nell'acqua, secondo la regola, 250 grammi di maccheroni. Asciugarli, metterli di nuovo a comporsi in quattro decilitri di panna; aggiunger sale, paprika e noce moscata; lasciarli crescere, come si dice in termine di cucina, in un canto del fornello a leggerissima ebollizione.
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Far cuocere nell'acqua, secondo la regola, 250 grammi di maccheroni. Asciugarli, metterli di nuovo a comporsi in quattro decilitri di panna
I fagioli freschi oppure secchi, messi a bagno la sera nell'acqua tiepida o leggermente salata, si mettono a cuocere almeno due ore prima del pranzo. A parte si prepara il condimento in questo modo: si trita un pezzo di lardo di circa […] gr. con un pò di prezzemolo, basilico, un quarto di spicchio d'aglio e un pò di cipolla.
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I fagioli freschi oppure secchi, messi a bagno la sera nell'acqua tiepida o leggermente salata, si mettono a cuocere almeno due ore prima del pranzo
Tagliate in mezzo e vuotate le cipolle, in ispecie le così dette cipolle dolci: dopo averle scottate per alcuni minuti nell'acqua bollente, tritate le spezzature che avrete tolto dalla cipolla e fatele soffriggere con olio e sale; mettetele poi sul tagliere, unendovi tonno sott'olio o tonno fresco già cotto, e un po' di mollica di pane; il tutto ben tritato.
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Tagliate in mezzo e vuotate le cipolle, in ispecie le così dette cipolle dolci: dopo averle scottate per alcuni minuti nell'acqua bollente, tritate
Abbiate un bel petto di cappone lesso, avanzato. Cuocete a vapore o nell'acqua 200 gr. di patate farinose e passatele per staccio. Tritate il pollo finissimo, unite 40 gr. di parmigiano grattato, due rossi d'uovo, sale quanto basta e odore di noce moscata. Fate di tutto un impasto e sulla spianatoia infarinata mantrugiatelo per legarlo, fatene tanti bastoncelli grossi come il dito mignolo, tagliatene tanti tocchetti e fateli cuocere cinque o sei minuti nel brodo bollente. ———
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Abbiate un bel petto di cappone lesso, avanzato. Cuocete a vapore o nell'acqua 200 gr. di patate farinose e passatele per staccio. Tritate il pollo
Prendete delle belle patate grosse ed eguali. Mondatele, fatele cuocere, con discrezione, nell'acqua con sale. Ritiratele, fatevi un buco abbastanza grande, lasciando assai solide le pareti. Empite il vuoto con un tritato composto di carne, di salsiccia, di pane inzuppato nel latte, di burro, rossi d'uovo, prezzemolo sminuzzato, pepe e sale. Se avete del buon sugo, servitevene, se no bagnate con brodo il ripieno e le patate. Fate cuocere lentamente sotto il coperchio sul quale deve arder la brace. ———
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Prendete delle belle patate grosse ed eguali. Mondatele, fatele cuocere, con discrezione, nell'acqua con sale. Ritiratele, fatevi un buco abbastanza
Dopo mondata, e lavata bene, si lessa, ma non troppo cotta e si fa sgrondare perfettamente. Intanto si pone un po' d'olio in una padella con un poco d'aglio trito, si mette sul fuoco ed appena l'aglio tende ad imbiondire si leva e si getta via. Poi vi si aggiunge nella padella una purèa di alici e sul fuoco stesso si unisce bene all'olio […] lavorandola con una cucchiaia. Appena rosolate le alici vi si unisce qualche pezzo di pomodoro sbucciato, oppure un po' di salsa, e quando anche questo è insaporito si pone nell'intingolo l'indivia e si fa stufare coperta fino a completa cottura. Si serve contornata di crostini di pane fritti. — A. GIAQUINTO ———
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, oppure un po' di salsa, e quando anche questo è insaporito si pone nell'intingolo l'indivia e si fa stufare coperta fino a completa cottura. Si serve
Mettete, in compagnia del bue, un pezzetto di polmone o una milza di lattonzolo. Il brodo che darà il bue cuocendo nell'acqua avrà un sapore squisito. Ponete la pentola di terra cotta su Maestro Fuoco, ma che questo sia vivo. Una schiuma biancastra si formerà sul brodo di ebollizione. Toglietela senza pietà; toglietela man mano che si vien formando di modo che non ne resti l'ombra. Poi aggiungete tre porri accuratamente tagliati della grandezza su per giù di un dito. Legateli. Liberi, essi vagherebbero a destra e a sinistra nel brodo. Aggiungete ancora due carote rosse, un navone naturale, una gloriosa foglia di lauro ed una grossa cipolla. Infilate sulla superficie tonda della cipolla, come tre mosche cavalline, tre chiodi di garofano. Non appena tutte queste droghe odorose sono nella pentola, attivate bene il fuoco.
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Mettete, in compagnia del bue, un pezzetto di polmone o una milza di lattonzolo. Il brodo che darà il bue cuocendo nell'acqua avrà un sapore squisito
Strano!.. Questa volta la parola calda e fascinatrice della Eletta Donna, la quale aveva sempre saputo suscitare nell'anima delle generose popolane di Roma sentimenti squisiti, non riusciva a fondere quello strato di ghiaccio, tanto che ognuna, pur guardandola con infinito affetto, non rispondeva all'appello.
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Strano!.. Questa volta la parola calda e fascinatrice della Eletta Donna, la quale aveva sempre saputo suscitare nell'anima delle generose popolane
Solo così l'Italia potrà vincere! E lavoriamo in letizia: nessun lamento, nessuna critica; i cuori in alto verso l'ideale che nello spazio si libra purificato da tutte le umane passioni. Dimostriamo al mondo come nell'anima della donna italiana arda tutto il fuoco contenuto nei vulcani della sua terra; splenda la luce del suo azzurro cielo, canti eternamente la santa poesia di questa Terra che, immortale nelle sue memorie, chiede solo di poter marciare libera nella grande strada della civiltà santificata dal Lavoro.
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purificato da tutte le umane passioni. Dimostriamo al mondo come nell'anima della donna italiana arda tutto il fuoco contenuto nei vulcani della sua
.... PASSATI. — Se ve ne capitassero di quelli grossi, dimezzateli, vuotateli, cuoceteli alcuni minuti nell'acqua bollente salata. Metteli quindi (bene scolati e asciugati che siano) in una casseruola dove avrete sciolto un po' di condimento grasso, copriteli e lasciateli sobbollire circa un'ora. Stemperate un cucchiaio di una qualsiasi farina con del brodo di surrogati, componete sul fuoco una densa salsa, unitevi droga e mescolatela al composto facendone del tutto un insieme liscio e ben legato.
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.... PASSATI. — Se ve ne capitassero di quelli grossi, dimezzateli, vuotateli, cuoceteli alcuni minuti nell'acqua bollente salata. Metteli quindi
Provvedersi in tal caso di solfato di nichel ammoniacale — mettiamo, 50 grammi, e scioglierlo nell'acqua. Aggiungere 25 gr. di cloruro di zinco. Sono sostanze che si trovano nei negozi di prodotti chimici. Riscaldare questa soluzione fino all'ebollizione, e deporvi dentro le posate da nichelare, tenendovele per un quarto d'ora, durante il quale tempo la soluzione deve seguitare a bollire. E' tutto.
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Provvedersi in tal caso di solfato di nichel ammoniacale — mettiamo, 50 grammi, e scioglierlo nell'acqua. Aggiungere 25 gr. di cloruro di zinco. Sono
Ma, se non volete annaffiare le vostre lattughe con l'acqua recante in soluzione acido cloridrico, potete sperimentare l'azione della soluzione sui semi. Aver, oggi, nell'orto familiare, delle piante che spuntino molto rapidamente può essere un grande vantaggio. Fatele nascere presto, le vostre piantine, e poi affidatele pure all'azione del sole e del suolo. Cordialità.
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semi. Aver, oggi, nell'orto familiare, delle piante che spuntino molto rapidamente può essere un grande vantaggio. Fatele nascere presto, le vostre
Perchè, poi, vedete, molto, di quello che vi spaventa o vi turba, è questione di forma. In tutto il mondo i giovani parlano un linguaggio diverso, agiscono in modo diverso dai genitori. Da noi, in Italia, grazie a Dio, questo è molto meno sensibile che fuori di qui. I nostri figli sono di buona razza. E vedete che, oggi, essi accorrono a contrastare il passo al nemico con lo stesso entusiasmo, con lo stesso anelito di sacrificio, con cui i nostri padri correvano a combattere con Garibaldi, e i nostri mariti e i nostri fratelli davano il loro sangue nell'altra grande guerra.
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nostri padri correvano a combattere con Garibaldi, e i nostri mariti e i nostri fratelli davano il loro sangue nell'altra grande guerra.
NOCI R. — Le ciliege sotto spirito... senza alcole non si possono fare. Si possono conservare le ciliege nell'aceto, mettendole, se sono rosse, nell'aceto bollito, con spezie e zucchero, oppure, se sono bianche, sottoponendole prima all'azione dell'acqua bollente, per pochi minuti, poi mettendole sotto aceto con sale, erba serpentaria, due foglie d'alloro, pepe in grani, altre spezie a piacere. Ma non sono... sotto spirito. Per il resto, vi risponderò un'altra volta. Lo spazio, questo mese, ci manca.
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NOCI R. — Le ciliege sotto spirito... senza alcole non si possono fare. Si possono conservare le ciliege nell'aceto, mettendole, se sono rosse, nell
Nell'analisi del riso grezzo (non decorticato) si riscontra da 1,60% a 1,68% di grassi, mentre nel riso brillato — tanto diffuso — si trova appena 0,24 per cento: il che attesta che circa 1,40 per cento di grasso viene sciupato con l'asportare la pula del riso.
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Nell'analisi del riso grezzo (non decorticato) si riscontra da 1,60% a 1,68% di grassi, mentre nel riso brillato — tanto diffuso — si trova appena
Per utilizzarle occorre anzitutto lavare con acqua tiepida accuratamente le patate intere, indi tagliarle e cuocerle con tutta la buccia. (Vi sono massaie che prima sbucciano e tagliano le patate, poi lavano le fettine, disperdendo così della fecola nell'acqua di lavatura!). Il miglior modo per non sciupare i componenti di questo bulbo è di non lessarlo: cuocerlo direttamente in umido — con o senza pomodoro — o arrostirlo al forno, o, disponendo di grasso, friggerlo a fuoco moderato, senza rosolare, perchè col fuoco violento la buccia diventerebbe coriacea.
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massaie che prima sbucciano e tagliano le patate, poi lavano le fettine, disperdendo così della fecola nell'acqua di lavatura!). Il miglior modo per non
SPOSINA DI PARMA. — La testina di vitello potete averla con facilità, dal vostro macellaio. Potete cuocerla in vari modi, per variare un po' l'ordinario della mensa. 1) Lessatela in acqua acidulata con succo di limone o con aceto. L'avrete, naturalmente, prima lavata e tagliata a pezzi. Nell'acqua avrete naturalmente fatto cuocere un mazzetto d'erbe odorose, e qualche ravanello e un po' di cipolla. E' la maniera più elementare. 2) Lessata nel modo anzidetto, e tagliata poi a fettine regolari, potrete farla sobbollire in una salsa costituita da un pezzetto di burro in cui avrete fatto rosolare tre o quattro cucchiaj di pangrattato, con la scorza di un limone tagliata a fettine sottilissime, e il sugo di due limoni. 3) Lessata come sopra, mettetela nella salsa costituita dal burro e dal pangrattato, e il limone, aggiungendo un po' di sugo di carne se ne avete, e dei capperi. 4) Preparata nel solito modo, si fa terminare di cuocere in una salsetta di burro e zucchero che abbiano prima preso il color rosso. 5) Idem idem, si finisce di cuocere come la trippa, in una tegliettina, aggiungendo all'ultimo il burro e il formaggio parmigiano grattugiato. 6) Idem idem idem, ma, insieme al burro e al formaggio, un pochino di salsa di pomodoro. 7) Lessata nel solito modo, si serve con una besciamella in cui il rosso dell'uovo sia acidulato dal succo del limone. 8) Dopo aver lessato la testina di vitella, fatela marinare in un poco di succo di limone con prezzemolo olio sale e pepe, e poi friggetela nello strutto bollente, dopo d'avere avvolto i pezzetti della testa in una pastella d'acqua e farina, o nell'uovo sbattuto con pangrattato. 9) Lessate la testina, lasciatela marinare per 24 ore nell'aceto, tagliatela a fettine, infarinate queste e friggetele in olio su fuoco vivacissimo. Operazione molto rapida, come per il fegato. Una volta fritte le fette di testina, cospargetele, al momento di andare in tavola, con una salsa piccante di vino e aceto (a parti uguali) nei quali avrete fatto bollire, a parte, chiodi di garofano, pezzetti di cannella, la scorza di mezzo limone e tre cucchiai da tavola di zucchero — se il vino e l'aceto erano un bicchiere per ciascuno: se eran meno, regolatevi in proporzione. La salsa risulta migliore se potete aggiungerci una presina di zafferano, della uva passolina e dei pinoli. Sparsa la salsa sulla testina fritta, lasciatela sobbollire lentamente per pochi minuti. 10) Lessata e marinata la testina nel modo precedente (alla marinata potrete aggiungere, se vi piace, un battuto d'aglio e cipolla) involgete le fette della testina, che avrete lasciato più grosse possibile, in pangrattato, e arrostitele sulla gratella, come se fossero bistecche o fette di cuore. 11) Lessata, tagliatela a fettine minute, e in una insalatiera aspergetela di sale, olio, pepe, senape all'estragone, o dragoncello (è la cosiddetta mostarda francese, ma si fa benissimo anche da noi). 12 e ultimo): lessatela e servitela con una salsa verde comune: quella, saprete certo prepararla, se no scrivetemi e ve la insegnerò. Come vedete, voi potete per 12 volte di seguito — se davvero conoscete un macellaio così benevolo da serbarvi sempre la testina — ammannire al vostro sposo questa vivanda in modo diverso, salvo, poi, a ricominciare. Grazie per gli abbonamenti che sono giunti graditissimi: spedito un magnifico romanzo uscito proprio ieri.
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'ordinario della mensa. 1) Lessatela in acqua acidulata con succo di limone o con aceto. L'avrete, naturalmente, prima lavata e tagliata a pezzi. Nell'acqua
MELANZANE IMPANATE. — Si tagliano a fette le melanzane, si salano e si lasciano per una mezz'ora a fare l'acqua, poi si passano nell'uovo sbattuto e quindi nel pane grattugiato e si friggono con pochissimo olio a fuoco lento. Poichè ritirano pochissimo uovo, con uno solo se ne può fare un bel piatto.
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MELANZANE IMPANATE. — Si tagliano a fette le melanzane, si salano e si lasciano per una mezz'ora a fare l'acqua, poi si passano nell'uovo sbattuto e
MELANZANE RIPIENE. — Si tagliano per metà e si lasciano per qualche ora nell'acqua fredda, poi si fanno scolare bene, si vuotano con un coltellino a punta rotonda e si fa cuocere questa parte interna. Si condisce con un poco, di formaggio, si aggiunge una grossa mollica di pane bagnata nel latte, una chiara d'uovo, e si riempiono le melanzane con questo ripieno. Si polverizzano di pane grattato e si cuociono al forno con pochissimo olio in fondo al tegame. Se invece si friggono bisogna metterle in padella dalla parte del ripieno.
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MELANZANE RIPIENE. — Si tagliano per metà e si lasciano per qualche ora nell'acqua fredda, poi si fanno scolare bene, si vuotano con un coltellino a
SPAGHETTINI ALLA VASCONGADA CON ZUCCHINE. (Fideos a la vascongada con carabacines). — Preparate una casseruola o stampo unto di burro o strutto rivestito nell'interno di fettine di zucchine fritte: versatevi dentro un terzo di spaghettini già cotti e scolati e insaporiti al burro rosolato in padella; sopra spargetevi il formaggio grattugiato e qualche cucchiaiata di sugo di carne. Ripetete l'operazione altre due o più volte con il resto dei spaghetti fino ad empire la casseruola ed alla superficie stendete altre zucchine fritte, con formaggio grattugiato e sugo di carne.
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rivestito nell'interno di fettine di zucchine fritte: versatevi dentro un terzo di spaghettini già cotti e scolati e insaporiti al burro rosolato in
PAVO ALL'ESTREMADURA (Tacchino ad uso Estrematura). — Si prende il tacchino preparato e pulito come di solito per farlo arrosto, si sala leggermente nell'interno e si riempie di cipolline antecedentemente passate in casseruola e rosolate al burro con un piccolo spruzzo di aceto e sugo di limone, cucinate a mezza cottura. Quindi si chiude il tacchino per bene legando l'orificio perchè le cipolline restino ben chiuse. L'animale deve essere legato in modo da tenere ben assestate le zampe e le ali, collocando al disopra del petto tre o quattro liste di pancetta. Si mette il tacchino in teglia, leggermente unta di burro o di olio, unendovi due o tre rametti di rosmarino e tre o quattro spicchi di aglio, e un buon bicchiere di vino bianco o di marsala, si spolvera al disopra del tacchino un poco di sale, e si mette a cuocere a forno moderato. Durante la cottura si bagna di quando in quando con un cucchiaio della salsa in cui l'animale cuoce.
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nell'interno e si riempie di cipolline antecedentemente passate in casseruola e rosolate al burro con un piccolo spruzzo di aceto e sugo di limone
Anche se la ricerca è limitata a trovare i rapporti di causa nell'apparato glandolare (ipofisi, ecc.) questa non approda a resultati se prima non si precisa che la disfunzione ipofisaria-tiroidea è effetto non causa d'una alterazione delle cellule, dei liquidi costituenti il mezzo ambiente. Questo mezzo ambiente è alterato in seguito a errori di proporzione di sostanze commestibili
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Anche se la ricerca è limitata a trovare i rapporti di causa nell'apparato glandolare (ipofisi, ecc.) questa non approda a resultati se prima non si
Per separare i bianchi dai rossi d'uovo, c'è un metodo semplicissimo: mettete un imbuto sopra un bicchiere e rompete ogni uovo nell'imbuto; il bianco cadrà nel bicchiere e il rosso rimarrà nell'imbuto. Usate oggetti pulitissimi.
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Per separare i bianchi dai rossi d'uovo, c'è un metodo semplicissimo: mettete un imbuto sopra un bicchiere e rompete ogni uovo nell'imbuto; il bianco
Se avete tenuto le uova in frigorifero, non adoperatele subito; tenetele prima per un poco a temperatura ambientale. Se le adopererete per sbatterle faranno più volume, e se dovrete cuocerle nell'acqua non si romperà il guscio.
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faranno più volume, e se dovrete cuocerle nell'acqua non si romperà il guscio.
Nessuna pulizia a fondo si può dire ben fatta se non si procede alla pulitura del soffitto e dei muri. Tenete dunque sempre pronto nel vostro angolo o nell'armadio dove custodite le scope, un elastico abbastanza forte per poter mettere sulla scopa un panno pulito, che fisserete con l'elastico; questo vi servirà per procedere senza inconvenienti alla pulitura del soffitto e delle pareti.
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o nell'armadio dove custodite le scope, un elastico abbastanza forte per poter mettere sulla scopa un panno pulito, che fisserete con l'elastico
Forte della mia scienza... congenita e acquisita, portai il quadernetto con le ricette alla proprietaria dell'albergo. E per togliere ogni ombra di saccenteria o di pretesa, cercai di farle capire famigliarmente che desideravo aiutarla nell'economia della cucina, nel risparmio di ciò che era più costoso: con le erbe odorose del suo orto, appunto, che profumano e bonificano le vivande, con le uova, che anzi che essere servite sode e fredde — cibo indigesto, costoso, e di nessuna comparita — possono invece in molto minor numero essere incorporate nelle crostate, e formare con le verdure una vivanda elaborata e completa….
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saccenteria o di pretesa, cercai di farle capire famigliarmente che desideravo aiutarla nell'economia della cucina, nel risparmio di ciò che era più
Anche la struttura aiuta a conoscerle. Il corsaletto dell'addome o la congiuntura del torace consiste in un tubo sottile, ma nell'ape è meno scoperto, più breve che nella vespa e nel filanto apivoro (lupo delle api).
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Anche la struttura aiuta a conoscerle. Il corsaletto dell'addome o la congiuntura del torace consiste in un tubo sottile, ma nell'ape è meno scoperto
Nell'American Fee Journal, Bickford raccontava d'aver architettato vari favi artificiali, uno composto di carta imbevuta di cera, con celle tali da ingannare qualsiasi apicultore. Le api s'avvidero della mistificazione e ridussero tutto il favo in segatura... e ricostruirono le celle con la loro cera.
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Nell'American Fee Journal, Bickford raccontava d'aver architettato vari favi artificiali, uno composto di carta imbevuta di cera, con celle tali da
È evidente che tutti i ricettari non possono sostituire l'intervento del clinico che deve scendere a regola d'arte nell'oceano — piccolo quanto si vuole, — ma oceano, abisso, incognito quale un nuovo mondo da esplorare in ogni angolo e angolino.
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È evidente che tutti i ricettari non possono sostituire l'intervento del clinico che deve scendere a regola d'arte nell'oceano — piccolo quanto si
Ne segue che un dictologo può curare la pazzia (mettiamo) di Amleto, quando avrà studiato la costituzione di Amleto; un dictologo potrà indicare a Greta Garbo quali cibi le convengono per conservare la freschezza giovanile. Ma se cotesti dictologi si mettessero a predicare che tutti gli alienati sono curabili con certi confetti, o che tutte le dive possono restare giovani e belle con date vivande, cadrebbero nell'inganno e nel criminoso di basso conio.
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sono curabili con certi confetti, o che tutte le dive possono restare giovani e belle con date vivande, cadrebbero nell'inganno e nel criminoso di basso